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Quayola trasforma il barocco romano in arte digitale a Palazzo Citterio

Il patrimonio artistico storico incontra le nuove tecnologie in una delle installazioni più innovative della stagione espositiva milanese. Dal 18 settembre 2025 all'11 gennaio 2026, il grande ledwall al piano terra di Palazzo Citterio presenta "Strata #1" di Quayola, installazione video che reinterpreta la volta della Chiesa del Gesù a Roma attraverso sofisticate variazioni algoritmiche.

L'opera, recentemente acquisita nella collezione del Museo Nazionale dell'Arte Digitale (MNAD), rappresenta un esempio paradigmatico del programma espositivo sviluppato dalla Pinacoteca di Brera insieme al MNAD, dedicato a indagare il rapporto tra patrimonio culturale e nuove tecnologie. Un progetto che si inserisce nella più ampia riflessione contemporanea sul ruolo del digitale nella conservazione, interpretazione e fruizione dell'arte.

UNA METAMORFOSI DIGITALE DEL BAROCCO ROMANO

"Strata #1" trasforma i codici cromatici e geometrici del barocco romano in una continua metamorfosi visiva, dove le forme storiche si dissolvono in configurazioni astratte rivelando una nuova estetica non-umana. L'installazione video di Quayola non si limita a riprodurre digitalmente la volta della Chiesa del Gesù, ma la reinterpreta attraverso algoritmi sofisticati che ne scompongono e ricompongono gli elementi in infinite variazioni.

Il patrimonio storico diventa così materia viva per esplorare la tensione tra memoria e futuro, tra figurazione e astrazione. La volta barocca, con la sua ricchezza decorativa e la sua complessità compositiva, si trasforma in un campo di sperimentazione dove tradizione e innovazione dialogano in modo inedito e sorprendente.

IL LEDWALL COME SUPERFICIE DI TRADUZIONE

Il ledwall di Palazzo Citterio si offre come superficie di traduzione tra mondi apparentemente distanti: da un lato la tradizione artistica italiana, dall'altro le possibilità infinite aperte dalla computazione. Questa tecnologia di visualizzazione permette di attraversare il passato con strumenti nuovi, come se lo sguardo digitale fosse in grado di svelare ulteriori strati della realtà, invisibili all'occhio umano.

La scelta del ledwall non è casuale: questa tecnologia permette una qualità di visualizzazione e una dinamicità cromatica che esaltano le caratteristiche dell'opera di Quayola. La superficie digitale diventa così lo spazio ideale per un'arte che si muove costantemente tra materiale e immateriale, tra presenza e assenza, tra forma e dissoluzione.

QUAYOLA: MAESTRO DELL'ARTE DIGITALE CONTEMPORANEA

Riconosciuto a livello internazionale come uno dei principali interpreti dell'arte digitale, Quayola ha sviluppato un linguaggio artistico che impiega la tecnologia come lente per esplorare le tensioni e gli equilibri tra forze apparentemente opposte: il reale e l'artificiale, il figurativo e l'astratto, il vecchio e il nuovo.

La sua ricerca artistica si caratterizza per l'utilizzo di estetiche tradizionali - pittura paesaggista, scultura e iconografia classica - come punto di partenza per opere d'arte ibride e installazioni immersive. Questo approccio permette di creare ponti inediti tra passato e presente, dimostrando come la tecnologia possa diventare strumento di conoscenza e non solo di innovazione.

UN PERCORSO ARTISTICO DI RESPIRO INTERNAZIONALE

Le opere di Quayola sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali che testimoniano il riconoscimento critico del suo lavoro. Tra le sedi più significative si annoverano il V&A Museum di Londra, il Park Avenue Armory di New York, il National Art Center di Tokyo, l'UCCA di Pechino, l'How Art Museum di Shanghai, il SeMA di Seoul, il Palais de Tokyo di Parigi, l'Ars Electronica Festival di Linz, il Sonar Festival di Barcellona e il Sundance Film Festival.

Nel 2013 l'artista ha ricevuto il prestigioso Golden Nica ad Ars Electronica, il più importante riconoscimento internazionale nel campo dell'arte digitale. Questo premio ha confermato la sua posizione di leadership nel panorama dell'arte contemporanea che utilizza le nuove tecnologie come medium espressivo.

UNA RIFLESSIONE RADICALE NEL CUORE DI BRERA

Nel cuore di Brera, luogo storicamente dedicato alla memoria e alla conoscenza artistica, "Strata #1" propone una riflessione radicale che celebra l'instabilità come forma di bellezza. L'opera invita a contemplare la tradizione non come icona immobile e cristallizzata, ma come campo aperto a nuove genealogie visive e a interpretazioni inedite.

Questa visione dinamica del patrimonio culturale si inserisce perfettamente nella filosofia espositiva della Grande Brera, che mira a coniugare conservazione e innovazione, rispetto per la tradizione e apertura verso le forme artistiche contemporanee. Il dialogo tra il ledwall e gli spazi storici del palazzo crea una tensione creativa che arricchisce l'esperienza del visitatore.

IL PROGRAMMA BRERA-MNAD: PATRIMONIO E TECNOLOGIA

L'installazione di Quayola rappresenta uno dei momenti più significativi del programma di collaborazione tra la Pinacoteca di Brera e il Museo Nazionale dell'Arte Digitale. Questa partnership strategica mira a esplorare le potenzialità delle nuove tecnologie nella valorizzazione del patrimonio culturale, creando nuove forme di fruizione e comprensione dell'arte.

Il progetto si inserisce in un panorama internazionale che vede i musei sempre più impegnati nella sperimentazione di linguaggi digitali, non solo per raggiungere nuovi pubblici ma anche per aprire inedite prospettive interpretative sul patrimonio storico-artistico. La collaborazione Brera-MNAD rappresenta un modello di riferimento in questo settore.

L'ACQUISIZIONE TRAMITE PAC/MIC 2024

"Strata #1" è stata acquisita dal Museo Nazionale dell'Arte Digitale grazie al PAC/MIC 2024 - Piano per l'Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Questa acquisizione testimonia l'attenzione delle istituzioni pubbliche italiane verso le forme più innovative dell'arte contemporanea.

Il Piano per l'Arte Contemporanea rappresenta uno strumento fondamentale per l'arricchimento delle collezioni pubbliche italiane, permettendo l'acquisizione di opere che documentano le tendenze più significative della ricerca artistica attuale. L'inclusione di "Strata #1" nella collezione MNAD conferma il riconoscimento istituzionale dell'importanza dell'arte digitale nel panorama culturale contemporaneo.

TRA MEMORIA E FUTURO: UNA NUOVA ESTETICA

L'opera di Quayola esplora la tensione fondamentale tra memoria e futuro che caratterizza la contemporaneità. Gli algoritmi utilizzati dall'artista non si limitano a manipolare le immagini della volta barocca, ma ne rivelano strutture nascoste, relazioni impreviste, possibilità espressive inedite.

Questa nuova estetica "non-umana", come la definisce il comunicato della mostra, non sostituisce la sensibilità tradizionale ma la amplia, offrendo strumenti percettivi che permettono di cogliere aspetti della realtà artistica altrimenti inaccessibili. Il digitale diventa così non alternativa al tradizionale ma sua possibile evoluzione.

L'ESPERIENZA DEL VISITATORE

La fruizione di "Strata #1" trasforma l'esperienza museale tradizionale in un incontro con l'arte che coinvolge nuove modalità percettive. Il movimento continuo delle immagini, la loro trasformazione costante, la ricchezza cromatica del ledwall creano un ambiente immersivo che invita alla contemplazione prolungata.

Il visitatore si trova di fronte a un'opera che non ha un inizio e una fine definiti, ma che si sviluppa in un tempo circolare fatto di variazioni infinite. Questa temporalità particolare richiede un approccio diverso all'arte, più meditativo e aperto alle sorprese che possono emergere dalla continua metamorfosi delle forme.

ARTE DIGITALE E SPAZIO MUSEALE

L'inserimento dell'installazione video nel contesto di Palazzo Citterio pone interessanti questioni sul rapporto tra arte digitale e spazio museale tradizionale. Il ledwall non è semplicemente uno schermo ma diventa elemento architettonico che ridefinisce la percezione dello spazio circostante.

Questa integrazione testimonia l'evoluzione dei musei contemporanei, sempre più chiamati a confrontarsi con forme artistiche che richiedono supporti tecnologici specifici. L'esperienza di Palazzo Citterio può rappresentare un modello per altre istituzioni museali che vogliano aprirsi alle forme più innovative dell'arte contemporanea.

IL DIALOGO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

"Strata #1" rappresenta un esempio paradigmatico di come l'arte contemporanea possa dialogare con la tradizione senza snaturarla. L'opera di Quayola non nega o distrugge il patrimonio storico, ma lo reinterpreta attraverso strumenti nuovi, rivelando potenzialità espressive che l'occhio tradizionale non può cogliere.

Questo approccio rispettoso ma innovativo rappresenta una via possibile per il futuro dei rapporti tra patrimonio culturale e nuove tecnologie. Non si tratta di sostituire il vecchio con il nuovo, ma di creare ponti e connessioni che arricchiscano la comprensione di entrambi.

PALAZZO CITTERIO E L'ARTE DIGITALE

L'ospitalità offerta da Palazzo Citterio all'installazione di Quayola conferma la vocazione di questo spazio come laboratorio per la sperimentazione artistica contemporanea. La disponibilità di tecnologie avanzate come il ledwall permette di ospitare opere che richiedono supporti specifici e di offrire al pubblico esperienze artistiche innovative.

La programmazione di Palazzo Citterio dimostra come le istituzioni museali possano giocare un ruolo attivo nell'evoluzione del linguaggio artistico contemporaneo, non limitandosi a conservare e esporre ma contribuendo attivamente alla ricerca e alla sperimentazione.

ACCESSO GRATUITO E DEMOCRATIZZAZIONE DELL'ARTE

La scelta di rendere gratuito l'accesso all'installazione di Quayola testimonia la volontà di democratizzare l'accesso alle forme più innovative dell'arte contemporanea. Questa politica culturale permette a un pubblico ampio e diversificato di confrontarsi con linguaggi artistici che altrimenti potrebbero rimanere confinati in ambiti specialistici.

La gratuità dell'accesso rappresenta anche un riconoscimento dell'importanza educativa dell'arte digitale, vista come strumento per avvicinare le nuove generazioni all'arte e per sviluppare nuove competenze percettive e critiche.

Quayola

INFORMAZIONI PRATICHE

L'installazione "Quayola. Strata #1" sarà visitabile dal 18 settembre 2025 all'11 gennaio 2026 presso il ledwall di Palazzo Citterio (via Brera 12, Milano) con i seguenti orari: da giovedì a domenica dalle 14.00 alle 19.00. Fino a dicembre 2025, ogni primo sabato del mese l'orario sarà esteso dalle 10.00 alle 19.00.

L'accesso all'installazione è completamente gratuito.

UN APPUNTAMENTO CON IL FUTURO DELL'ARTE

"Strata #1" rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono comprendere le direzioni future dell'arte contemporanea e le potenzialità delle nuove tecnologie nella reinterpretazione del patrimonio culturale. L'opera di Quayola offre una visione del futuro dove tradizione e innovazione non si oppongono ma si arricchiscono reciprocamente, creando nuove possibilità espressive e nuove forme di bellezza.

Ultima modificaMercoledì, 10 Settembre 2025 05:26
  • Data inizio: Giovedì, 18 Settembre 2025
  • Data fine: Domenica, 11 Gennaio 2026
  • Evento a pagamento: No

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