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Teatro Duse di Bologna: il sipario d'autore di Pino Pinelli per la Stagione 2025/26

S'intitola "Sipario R, 2015 – 101 Elementi.I" il sipario d'autore realizzato nel 2016 dall'artista Pino Pinelli, che sarà esposto al pubblico del Teatro Duse di Bologna per la Stagione 2025/2026, nell'ambito della collaborazione con il Teatro Cartiere Carrara di Firenze.

L'opera, che appartiene alla collezione del teatro fiorentino, accompagnerà gli spettatori bolognesi per l'intera stagione teatrale, dal 24 ottobre 2025 al 31 maggio 2026, portando sullo storico palcoscenico di Via Cartoleria la ricerca artistica di uno dei protagonisti della pittura analitica italiana.

Il settimo sipario d'artista al Teatro Duse

Si tratta del settimo sipario d'artista che approda al Teatro Duse, consolidando una tradizione espositiva iniziata nella Stagione 2017/18. Prima di Pinelli, il pubblico bolognese ha potuto ammirare, nell'ordine, i sipari di Carla Accardi, Aldo Mondino, Luigi Mainolfi, Nicola De Maria, Fabrizio Plessi e Lorenzo Puglisi.

Tutte le opere appartengono alla raccolta, unica nel suo genere in Italia, promossa dal Teatro Cartiere Carrara insieme all'Associazione Amici della Contemporaneità, su iniziativa di Claudio Bertini, Massimo Gramigni e del gallerista Santo Ficara, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Questa collezione rappresenta un esempio virtuoso di come il teatro possa farsi spazio espositivo, permettendo al pubblico di incontrare l'arte contemporanea in un contesto inaspettato e capace di creare dialoghi inediti tra arti performative e arti visive.

L'opera: 101 elementi rossi sul bianco

Sipario R, 2015 – 101 Elementi.I è realizzato su una base di velluto bianco sulla quale sono cuciti 101 elementi di forma "a gancio" in raso rosso, nella nota cromatica il più vicina possibile al cosiddetto "rosso Pinelli", la tonalità caratteristica che l'artista ha fatto propria nel corso della sua lunga carriera.

L'opera è emblematica della ricerca di Pinelli attorno a una pittura spaziale in cui la frammentazione cromatica dialoga con l'architettura, trasformando elementi geometrici in vibrazioni luminose che costruiscono magnetismi spaziali. Non si tratta quindi di un semplice sipario decorativo, ma di un'installazione vera e propria che trasforma lo spazio teatrale in luogo di esperienza estetica prima ancora che narrativa.

La disseminazione: marca distintiva di Pinelli

L'artista, celebre per le sue "disseminazioni", ripropone in questo lavoro una teoria di frammenti monocromatici che galleggiano sul tessuto, creando equilibri dinamici paragonabili a partiture musicali. La disseminazione, tecnica che Pinelli ha sviluppato a partire dagli anni Settanta, consiste nella rottura del quadro tradizionale e nella collocazione dei frammenti sulla parete, trasformando la superficie pittorica in evento spaziale.

Nel caso del sipario, questa logica compositiva si adatta perfettamente alla funzione dell'oggetto: i 101 elementi rossi distribuiti sul bianco creano un ritmo visivo che accompagna lo spettatore nell'attesa dell'inizio dello spettacolo, preparando l'occhio e la mente alla visione teatrale che seguirà.

Un'opera tra costruzione e sollecitazione

Il sipario indaga il confine tra costruzione e sollecitazione della materia, generando corpi e vibrazioni in cui la luce trasforma ogni elemento in cellula di un organismo visivo unitario, in continua tensione tra profondità e superficie, ansia e felicità, scena e platea.

Questa tensione tra opposti è caratteristica del lavoro di Pinelli: il bianco e il rosso, il vuoto e il pieno, la superficie e lo spazio, la staticità degli elementi e il dinamismo della composizione. L'opera crea un dialogo serrato con l'architettura teatrale, con la sua struttura a palcoscenico che separa e al tempo stesso unisce attori e pubblico.

Gli elementi a gancio in raso rosso non sono disposti casualmente ma seguono una logica compositiva precisa che genera campi di tensione visiva. A seconda della luce e della posizione dello spettatore, l'opera cambia aspetto, rivelando profondità e relazioni sempre diverse tra gli elementi.

Pino Pinelli: una vita per l'arte

Pino Pinelli è nato a Catania nel 1938 e si è spento a Milano nel 2024, chiudendo una carriera artistica di oltre sessant'anni che lo ha visto protagonista della scena artistica italiana e internazionale. Si trasferisce a Milano all'inizio degli anni Sessanta, inserendosi rapidamente nel vivace ambiente artistico della città lombarda.

Negli anni Settanta emerge come uno degli esponenti più significativi della cosiddetta "pittura analitica", corrente che si distingue per un approccio riflessivo alla pittura stessa, indagata nei suoi elementi costitutivi: colore, superficie, spazio, luce. Pinelli si caratterizza fin da subito per la monocromaticità delle opere e per quella tecnica della disseminazione che diventerà il suo tratto distintivo.

Con il passare del tempo, al centro della sua arte rimangono le forme geometriche e i singoli colori puri che si dispongono sulla parete, trasformando le opere in vere e proprie installazioni. Il quadro tradizionale viene superato in favore di una concezione spaziale della pittura, dove i frammenti colorati conquistano lo spazio architettonico creando nuove relazioni tra opera e ambiente.

Una carriera internazionale

In oltre quarant'anni di carriera, Pinelli ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in prestigiose sedi in Italia e all'estero. Tra le più significative si ricordano la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma, la Galleria Civica di Torino, il Musée d'Art Moderne di Parigi, la Galleria Nazionale e il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il MART di Rovereto.

Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, testimoniando il riconoscimento internazionale ottenuto nel corso di una carriera caratterizzata da una coerenza stilistica e da una continua ricerca sui fondamenti stessi del fare pittura. Pinelli non ha mai smesso di interrogarsi sul rapporto tra colore, forma e spazio, producendo un corpus di opere che attraversa i decenni mantenendo una riconoscibilità immediata pur evolvendosi costantemente.

Il rosso Pinelli

Il "rosso Pinelli" è diventato nel tempo una vera e propria firma dell'artista, una tonalità cromatica specifica che lo identifica immediatamente. Non un rosso qualsiasi, ma una gradazione precisa, cercata e riprodotta con attenzione maniacale in ogni lavoro. Questo rosso, vibrante e intenso, dialoga con il bianco creando contrasti netti che esaltano la purezza formale degli elementi geometrici.

La scelta del rosso non è casuale: si tratta di un colore carico di significati simbolici, emotivi, culturali. È il colore della passione e del sangue, dell'energia e del pericolo, della vita e della rivoluzione. Nelle opere di Pinelli, tuttavia, il rosso viene in qualche modo "raffreddato" dalla geometria rigorosa e dalla distribuzione calcolata, creando un equilibrio tra carica emotiva e controllo razionale.

Sipari d'autore: quando il teatro incontra l'arte contemporanea

Il progetto dei sipari d'autore rappresenta un'iniziativa culturale di grande interesse, capace di coniugare tradizione teatrale e sperimentazione artistica contemporanea. Il sipario, elemento funzionale del teatro che separa la scena dalla platea prima dell'inizio dello spettacolo e durante gli intervalli, diventa superficie espositiva e opera d'arte a pieno titolo.

Questa trasformazione non è neutra: il sipario d'artista modifica la percezione dello spazio teatrale, creando un momento di sospensione prima dell'inizio della rappresentazione. Lo spettatore non si trova di fronte a una semplice tenda che nasconde il palcoscenico, ma davanti a un'opera che merita attenzione e contemplazione, che prepara lo sguardo e la sensibilità all'esperienza teatrale che seguirà.

La collezione del Teatro Cartiere Carrara ha permesso nel tempo di portare sul palcoscenico voci diverse dell'arte contemporanea italiana, da Carla Accardi, pioniera dell'astrazione italiana, ad Aldo Mondino con la sua pittura colta e ironica, da Luigi Mainolfi scultore della materia a Nicola De Maria poeta del colore, da Fabrizio Plessi maestro della videoarte a Lorenzo Puglisi con la sua pittura figurativa contemporanea. Pino Pinelli aggiunge ora la sua voce analitica e geometrica a questo coro di eccellenze.

La collaborazione tra Bologna e Firenze

La presenza del sipario di Pinelli al Teatro Duse testimonia la fruttuosa collaborazione tra il teatro bolognese e il Teatro Cartiere Carrara di Firenze. Questa sinergia permette di far circolare le opere della collezione fiorentina, offrendo al pubblico di diverse città l'opportunità di incontrare l'arte contemporanea in contesti inaspettati.

Il Teatro Duse, storica istituzione culturale bolognese situata nel cuore della città, in Via Cartoleria, si conferma così non solo luogo di spettacolo ma anche spazio espositivo capace di dialogare con le più significative esperienze dell'arte contemporanea. Una vocazione che arricchisce l'offerta culturale della città e crea occasioni di riflessione sul rapporto tra le diverse forme artistiche.

Un'esperienza da non perdere

Per chi frequenta il Teatro Duse nella Stagione 2025/2026, l'incontro con il sipario di Pinelli non sarà un semplice dettaglio ma parte integrante dell'esperienza teatrale. Prima di ogni spettacolo, durante gli intervalli, nei momenti di attesa, lo sguardo potrà posarsi su quei 101 elementi rossi che galleggiano sul bianco, scoprendo ogni volta relazioni nuove, equilibri imprevisti, vibrazioni luminose.

È consigliabile arrivare in teatro con qualche minuto di anticipo, prendersi il tempo di osservare l'opera, lasciarsi attraversare dalle tensioni che genera, dai ritmi che propone. Un modo per preparare la sensibilità allo spettacolo che seguirà, ma anche un'esperienza artistica autonoma che merita attenzione.

SiparioAutore2025

Informazioni

Sipario d'autore - Stagione 2025/2026 Teatro Duse Via Cartoleria, Bologna

Opera: Sipario R, 2015 – 101 Elementi.I Artista: Pino Pinelli Anno di realizzazione: 2016 Tecnica: 101 elementi a gancio in raso rosso cuciti su velluto bianco

Periodo di esposizione: 24 ottobre 2025 - 31 maggio 2026

Dalla collezione: Teatro Cartiere Carrara, Firenze

Promossa da: Teatro Cartiere Carrara, Associazione Amici della Contemporaneità Iniziativa di: Claudio Bertini, Massimo Gramigni, Santo Ficara Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

Sipari d'autore precedenti al Teatro Duse:

  • Carla Accardi
  • Aldo Mondino
  • Luigi Mainolfi
  • Nicola De Maria
  • Fabrizio Plessi
  • Lorenzo Puglisi

L'opera è visibile durante tutti gli spettacoli della Stagione 2025/2026 del Teatro Duse.

  • Data inizio: Venerdì, 24 Ottobre 2025
  • Data fine: Domenica, 31 Maggio 2026
  • Evento a pagamento:
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