Giovanni Agostino da Lodi: a Brera dal 14 maggio al 30 agosto 2026
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La Pinacoteca di Brera si prepara a rendere omaggio a uno dei pittori più originali e misteriosi del Rinascimento italiano. Dal 14 maggio al 30 agosto 2026, il museo milanese ospiterà la prima mostra mai dedicata a Giovanni Agostino da Lodi, un artista raffinato e bizzarro che operò nei decenni cruciali a cavallo del 1500, in un momento di straordinaria fioritura artistica tra Milano e Venezia.
L'esposizione, curata da Maria Cristina Passoni e Cristina Quattrini, si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto da Alessandro Ballarin, Francesco Frangi, Mauro Natale, Maria Cristina Passoni, Cristina Quattrini, Edoardo Rossetti e Marco Tanzi. Un team di esperti che garantisce la massima qualità scientifica a un progetto espositivo che promette di essere rivelatorio per il grande pubblico e fondamentale per gli studi specialistici.
UN ARTISTA MISTERIOSO TRA MILANO E VENEZIA
La vicenda di Giovanni Agostino da Lodi si caratterizza per la scarsità di dati biografici che la rendono particolarmente affascinante e misteriosa. La sua attività artistica si svolse tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, in un periodo di intensi scambi culturali e artistici tra le corti e le città dell'Italia settentrionale, in particolare nel quadro delle fitte relazioni artistiche fra Milano e Venezia.
La ricostruzione della sua carriera procede soprattutto per via stilistica, attraverso i confronti con i grandi maestri che Giovanni Agostino ebbe modo di osservare e dei quali rielaborò le influenze in modo assolutamente personale. Sul versante milanese si confrontò con giganti come Bramantino e Leonardo da Vinci, mentre su quello veneziano subì il fascino di Alvise Vivarini, Giovanni Bellini, Boccaccio Boccaccino, Giorgione e persino del grande maestro nordico Albrecht Dürer.
LA RISCOPERTA CRITICA: DALLO PSEUDO BOCCACCINO AL RICONOSCIMENTO
La figura di Giovanni Agostino da Lodi riemerse negli studi artistici solo all'inizio del Novecento, inizialmente con il nome convenzionale di Pseudo Boccaccino, coniato dal grande studioso tedesco Wilhelm von Bode. Fu proprio von Bode che nel 1900 gli restituì varie opere precedentemente attribuite al cremonese Boccaccio Boccaccino, iniziando così un processo di riscoperta che si sarebbe rivelato lungo e complesso.
Un momento cruciale fu rappresentato dal 1912, quando Francesco Malaguzzi Valeri rese noto il cosiddetto "Doppio ritratto" conservato a Brera, che portava la firma dell'artista. Nonostante questa evidenza documentaria, la vicenda critica di Giovanni Agostino si rivelò a lungo controversa, con attribuzioni incerte e dibattiti tra gli studiosi che si protrassero fino al riconoscimento definitivo della sua statura, sancito dalle ricerche condotte alla fine del secolo scorso.
LA FORMAZIONE MILANESE E L'ESPERIENZA VENEZIANA
La formazione artistica di Giovanni Agostino avvenne presumibilmente a Milano tra la fine del nono e l'ultimo decennio del Quattrocento. In questo ambiente ebbe modo di entrare a contatto con due figure fondamentali dell'arte lombarda: Bramante e Bramantino, che influenzarono profondamente la sua concezione dell'arte e dello spazio.
Successivamente si trasferì a Venezia, dove realizzò la sua prima opera documentata: la pala per l'altare della fraglia dei barcaioli nella chiesa di San Cristoforo della Pace a Murano, oggi conservata in San Pietro Martire. Quest'opera, realizzata dopo il 25 marzo 1492, segna l'inizio della fase veneziana della sua carriera e testimonia la sua capacità di adattarsi ai gusti e alle committenze della Serenissima.
L'INFLUENZA DI LEONARDO E L'INCONTRO CON DÜRER
Durante il primo decennio del Cinquecento, l'aggiornamento stilistico di Giovanni Agostino su Leonardo da Vinci divenne evidente non solo nelle sue pitture ma anche nella tecnica dei suoi rari disegni. Questo elemento fa pensare che l'artista sia occasionalmente tornato in patria, mantenendo vivi i contatti con l'ambiente artistico milanese e assimilando le innovazioni leonardesche.
Contemporaneamente, Giovanni Agostino si distingue come uno dei pittori italiani più profondamente toccati dal secondo soggiorno veneziano di Albrecht Dürer, che si protrasse dal 1505 al 1507. L'influenza del grande maestro tedesco si manifesta in diversi aspetti della sua produzione, dalla tecnica pittorica all'attenzione per il dettaglio, dalla resa dei materiali alla costruzione compositiva.
IL RITORNO A MILANO E LA MATURITÀ ARTISTICA
Nel 1510 e nel 1511 Giovanni Agostino da Lodi è documentato nuovamente a Milano, dove sembra stabilire la sua residenza definitiva. Nonostante le scarse notizie biografiche e le poche opere sopravvissute, l'artista pare godere di un notevole prestigio nell'ambiente artistico milanese, ottenendo commissioni per cantieri artistici di primo piano.
Tra i suoi impegni più prestigiosi si annoverano i lavori per la chiesa di Santa Maria della Pace e per la Certosa di Pavia, due committenze che testimoniano la considerazione di cui godeva presso i principali centri del potere religioso e politico dell'epoca. In questa fase finale della sua carriera, il suo stile si fa più monumentale e si avvicina sensibilmente alle opere coeve di Bramantino e al leonardismo di Marco d'Oggiono.
LA MOSTRA: UN CONFRONTO CON I GRANDI MAESTRI
Scopo dell'esposizione è presentare al pubblico un artista finora conosciuto e amato soprattutto dagli addetti ai lavori, contestualizzando la sua opera in un momento chiave del Rinascimento nell'Italia settentrionale. La mostra permetterà di apprezzare le opere di Giovanni Agostino da Lodi attraverso il confronto diretto con i capolavori dei grandi maestri che influenzarono la sua formazione e la sua evoluzione artistica.
Saranno presenti in esposizione varie opere di Bramantino e Leonardo da Vinci dal versante milanese, oltre a capolavori di Alvise Vivarini, Giovanni Bellini, Boccaccio Boccaccino, Giorgione e Albrecht Dürer dal versante veneziano e nordico. Questi prestiti dall'Italia e dall'estero permetteranno ai visitatori di comprendere appieno il contesto artistico in cui operò Giovanni Agostino e di apprezzare la sua capacità di sintesi e di rielaborazione personale delle diverse influenze.
UN PITTORE RAFFINATO E BIZZARRO
Giovanni Agostino da Lodi si presenta come una figura di pittore raffinato e bizzarro, capace di coniugare l'eleganza della tradizione lombarda con le innovazioni della scuola veneziana, filtrate attraverso una sensibilità personale che ne fa un caso unico nel panorama artistico del suo tempo.
La sua opera testimonia la ricchezza e la complessità degli scambi artistici nell'Italia del Rinascimento, quando gli artisti si spostavano liberamente tra le diverse corti e città, assorbendo influenze diverse e contribuendo a creare quel linguaggio artistico comune che caratterizza il Rinascimento italiano pur nelle sue diverse declinazioni regionali.
INFORMAZIONI PRATICHE
La mostra "Giovanni Agostino da Lodi" sarà visitabile dal 14 maggio al 30 agosto 2026 presso la Pinacoteca di Brera (via Brera 28, Milano) con i seguenti orari: da martedì a domenica, dalle 8.30 alle 19.15. Il biglietto d'ingresso costa 15 euro (intero) e 10 euro (ridotto).
L'esposizione rappresenta un'occasione unica per scoprire un maestro del Rinascimento italiano finora poco conosciuto dal grande pubblico, ma fondamentale per comprendere i complessi rapporti artistici tra Milano e Venezia in uno dei momenti più creativi e innovativi della storia dell'arte italiana.
Per gli appassionati d'arte e per tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza del Rinascimento lombardo-veneto, la mostra su Giovanni Agostino da Lodi si configura come un appuntamento imperdibile, che arricchirà significativamente l'offerta culturale milanese nella primavera-estate 2026.
La Pinacoteca di Brera conferma così la sua vocazione di istituzione capace di coniugare la valorizzazione del patrimonio con la ricerca scientifica di alto livello, offrendo al pubblico mostre che non sono solo spettacolari ma anche rigorosamente fondate sul piano storico-artistico.
- Data inizio: Giovedì, 14 Maggio 2026
- Data fine: Mercoledì, 05 Agosto 2026
- Evento a pagamento: Sì
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