Nel paese delle meraviglie, Tanto di Tinto
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Un doppio appuntamento fotografico di grande richiamo approda a Brescia. Dal 14 giugno al 7 settembre 2025, la Cavallerizza - Centro della Fotografia italiana a Brescia accoglie i due nuovi appuntamenti della ottava edizione del Brescia Photo Festival, manifestazione promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con la Cavallerizza - Centro della Fotografia Italiana, con la curatela artistica di Renato Corsini.
L'inaugurazione si terrà venerdì 13 giugno alle 18.30, aprendo al pubblico due esposizioni che si inseriscono nel ricco programma dedicato agli "Archivi", ovvero a quei luoghi che custodiscono testimonianze che raccontano la storia della fotografia e del suo divenire.
Sandy Skoglund: "Nel paese delle meraviglie"
La prima mostra è la personale di Sandy Skoglund, dal titolo "Nel paese delle meraviglie". L'esposizione, organizzata in collaborazione con Paci Contemporary (Brescia-Porto Cervo, IT), galleria di riferimento dell'artista, presenta circa settanta fotografie di grande e medio formato, che spaziano dai primi progetti come "American vacation motel cabins" (1974) e "Reflections in a mobile home" (1977), dove già emergono i temi caratteristici dell'interno domestico e della sua trasformazione in luogo dove convivono quotidianità e aspetti fiabeschi.
La rassegna prosegue con le più famose opere di staged photography degli anni '90, di cui Skoglund è una delle maggiori esponenti, in cui rivisita ambienti familiari dai colori improbabili, invasi da scoiattoli, pesci volanti, gatti verdi e altro ancora, fino ad arrivare a "Winter" (2008-2018) uno dei suoi lavori più apprezzati e riconosciuti; secondo capitolo della serie "The Four Seasons", dove Sandy Skoglund propone una visione unica dell'inverno, popolata da sculture di gufi e fiocchi di neve, denominati "Eyeflakes".
Un'artista dal processo creativo unico
Artista statunitense, Sandy Skoglund (Weymouth, Massachusetts, 1946), le cui opere sono conservate nelle più prestigiose collezioni a livello mondiale, dal Centre Pompidou di Parigi al Getty Museum di Los Angeles, dal Metropolitan Museum of Art e al Whitney Museum di New York al Denver Museum, è famosa per le ambientazioni di un universo surreale nel quale oggetti, architetture e comparse si compongono sotto la sua attenta regia.
Le sue immagini sono frutto di un lungo e minuzioso lavoro, che parte dalla costruzione di un set che poi l'artista fotografa; in questa scenografia, ogni elemento è un'opera a sé stante; le figure che la abitano, realizzate a mano con varie tecniche, dalla terracotta al bronzo, alla modellazione digitale in 3D, danno corpo a una idea di opera d'arte totale, dove convivono il momento installativo, scultoreo e fotografico. Lo scatto di ogni singola rappresentazione è solo il gesto finale di un processo che spesso richiede parecchi mesi per la sua attenta e meticolosa composizione.
"Tanto di Tinto. L'erotismo secondo Tinto Brass"
Contemporaneamente, dal 14 giugno al 7 settembre 2025, la Cavallerizza ospita un omaggio a Tinto Brass, uno dei protagonisti più controversi del cinema nazionale e internazionale.
L'esposizione, dal titolo "TANTO DI TINTO. L'erotismo secondo Tinto Brass", curata da Renato Corsini e Caterina Varzi, curatrice dell'Archivio Tinto Brass e della valorizzazione della sua opera, si sviluppa attraverso una raccolta di oltre 100 scatti di Gianfranco Salis, fotografo che da oltre quarant'anni condivide con il regista veneziano un intenso sodalizio artistico.
La mostra ripercorre il periodo erotico della produzione brassiana – da "La chiave" (1983) a "Hotel Courbet" (2009) – documentando il percorso creativo di Brass, tra fotografie di scena e momenti fuori dal set, offrendo uno sguardo originale sull'esperienza umana e artistica che ha animato la sua carriera cinematografica.
Un film incompiuto e i manifesti cinematografici
Una sezione speciale è dedicata a "Tenera è la carne", film rimasto incompiuto a causa della scomparsa del produttore dopo sole tre settimane di riprese. Le immagini raccolte da Salis durante quel breve periodo restituiscono la forza visiva di un'opera mai terminata, ma ancora viva nella memoria del regista.
Completa l'allestimento una selezione di manifesti cinematografici, testimoni dell'evoluzione grafica e comunicativa dell'universo brassiano, tra suggestioni visive, provocazione e libertà espressiva.
Joel Meyerowitz al Museo di Santa Giulia
Il programma del Brescia Photo Festival si completa con la grande retrospettiva di Joel Meyerowitz che prosegue fino al 24 agosto 2025 al Museo di Santa Giulia a Brescia. Si tratta della prima vera antologica mai organizzata in Italia in grado di ripercorrere l'intera carriera di Joel Meyerowitz (New York, 1938), uno dei protagonisti della scena fotografica contemporanea.
La rassegna, curata da Denis Curti, promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Joel Meyerowitz Photography Archive di New York, presenta oltre 90 immagini organizzate per capitoli tematici, molte delle quali hanno contribuito a ridefinire il concetto di Street photography, all'interno del quale Joel Meyerowitz fa il suo ingresso introducendo l'uso del colore per interpretare e cogliere appieno la complessità del mondo moderno. La mostra è accompagnata da un catalogo Skira.
Il tema degli "Archivi"
Tutte le mostre del Brescia Photo Festival 2025 sono declinate attorno al tema degli "Archivi", che rappresenta il filo conduttore di questa ottava edizione. Gli archivi fotografici sono luoghi fondamentali per la conservazione e la trasmissione della memoria visiva, custodi di testimonianze che raccontano non solo la storia della fotografia, ma anche l'evoluzione della società, della cultura e dell'arte.
La scelta di questo tema permette di esplorare come i grandi maestri della fotografia abbiano costruito nel tempo i loro corpus di opere, come queste collezioni si siano formate e come continuino a influenzare le generazioni successive di artisti e appassionati.
Informazioni pratiche
Titolo mostre:
- Sandy Skoglund. Nel paese delle meraviglie
- TANTO DI TINTO. L'erotismo secondo Tinto Brass
Sede: Cavallerizza - Centro della Fotografia italiana (via F.lli Cairoli 9), Brescia
Date: 14 giugno – 7 settembre 2025
Inaugurazione: venerdì 13 giugno alle 18.30
Orari:
- Martedì-sabato: 15.00-19.00
- Domenica: 9.30-19.30
Biglietti:
- Intero: €8,00
- Ridotto: €5,00 (studenti under 26; over 65)
- €4,00 (iscritti FAI)
- Gratuito: under 5, persone con disabilità + accompagnatore gratuito, guide turistiche abilitate, giornalisti e pubblicisti (a fronte di esibizione della tessera dell'Ordine)
- Il biglietto è acquistabile esclusivamente in loco.
Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La doppia esposizione alla Cavallerizza rappresenta un'occasione unica per il pubblico di confrontarsi con due universi artistici molto diversi ma ugualmente affascinanti: l'arte visionaria e surreale di Sandy Skoglund e il cinema provocatorio e libero di Tinto Brass, entrambi testimoni di approcci creativi che hanno saputo ridefinire i confini delle rispettive discipline artistiche.
- Data inizio: Sabato, 14 Giugno 2025
- Data fine: Domenica, 07 Settembre 2025
- Evento a pagamento: Sì
Galleria immagini
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Sandy Skoglund, Gathering Paradise, 1991 Sandy Skoglund, Gathering Paradise, 1991
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Sandy Skoglund, Radioactive Cats, 1980 Sandy Skoglund, Radioactive Cats, 1980
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Sandy Skoglund, The Cocktail Party, 1992 Sandy Skoglund, The Cocktail Party, 1992
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Sandy Skoglund, The Green House,1990 Sandy Skoglund, The Green House,1990
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Sandy Skoglund, Winter, 2019 Sandy Skoglund, Winter, 2019
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Gianfranco Salis, Anna Ammirati sul set del film Monella Gianfranco Salis, Anna Ammirati sul set del film Monella
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Gianfranco Salis, Claudia Koll sul set del film Così fan... Gianfranco Salis, Claudia Koll sul set del film Così fan...
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Gianfranco Salis, Serena Grandi sul set del film Miranda, 1985 Gianfranco Salis, Serena Grandi sul set del film Miranda, 1985
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Gianfranco Salis, Stefania Sandrelli sul set del film La chiave,... Gianfranco Salis, Stefania Sandrelli sul set del film La chiave,...
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Gianfranco Salis, Tinto Brass, anni '80 Gianfranco Salis, Tinto Brass, anni '80
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Gianfranco Salis, Tinto Brass sul set di Sanck Bar Budapest,... Gianfranco Salis, Tinto Brass sul set di Sanck Bar Budapest,...
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Sandy Skoglund, Knees in tub from Reflections in a mobile... Sandy Skoglund, Knees in tub from Reflections in a mobile...
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Sandy Skoglund, Semiotics of surprise. from True fiction two (1986-2004) Sandy Skoglund, Semiotics of surprise. from True fiction two (1986-2004)
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