Le terme italiane

Un'altra denominazione d'uso comune è quella di stazione termale, con la quale si identifica un'intera cittadina o paese cresciuto attorno alla sorgente: in Italia ve ne sono alcune e ne è un esempio Chianciano Terme, un paese in provincia di Siena con poco più di 7.000 abitanti le cui acque erano già conosciute ed apprezzate in epoca etrusca e romana; le acque hanno trasformato Chianciano in una meta riconosciuta ed apprezzata per la cura di diverse patologie ed hanno permesso lo sviluppo di una capacità ricettiva che raggiunge i 12.000 posti letto.

Una curiosità riguarda il termine Spa, entrato relativamente di recente nel nostro vocabolario per identificare le terme: non è, come comunemente si pensa, l'acronimo di Salus per aquam, ma deriva bensì dall'omonima città belga rinomata per le sue acque e frequentata per questo da turisti sino dal 16° secolo.

Diversi sono i tipi di terapie somministrati alle terme: idropinica, balneazione, fanghi, insufflazioni, doccia, impacchi e fumenti. La sua efficacia su diverse affezioni si basa sulle caratteristiche chimiche, fisiche e termiche che possiede alla sorgente: acqua calde si prestano a bagni adatti alla cura di reumatismi o alla riabilitazione, acqua chimicamente attive sono di aiuto in disturbi infiammatori a carico dell'apparato respiratorio, genitale e della pelle. I fanghi che se ne ottengono vengono anche usati per trattamenti estetici in combinazione con massaggi, saune o bagno turco.
Sempre più spesso infatti all'interno degli stabilimenti termali all'erogazione di terapie medicali vengono affiancati servizi dedicati al benessere, al relax ed alla cura della bellezza e del corpo.

La storia del termalismo italiano è davvero antica: note a tutti sono le terme romane, i resti delle quali sono giunti fino a noi; per il popolo dell'antica Roma recarsi alle terme era una piacevole consuetudine, queste erano luogo di riposo, socializzazione e convivialità ed esistevano due diverse categorie di strutture, una per i più agiati, una per il popolo. Le prime terme pubbliche furono quelle di Agrippa, entrate in funzione nel 19 a.C. e di cui restano alcune testimonianze risalenti ad uno dei restauri di epoca severiana, peraltro epoca di costruzione delle notissime Terme di Caracalla. Sono invece del II secolo d.C. le Terme di Nerone, edificio tenuto a modello per tutti gli stabilimenti costruiti successivamente. I romani esportarono e diffusero l'uso delle terme in tutte le aree da loro colonozzate, ma, con il declino dell'Impero anche il termalismo subì una battuta d'arresto: la diffusione del cristianesimo, per cui le terme rappresentavano luoghi di perdizione e le invasioni barbariche che inflissero gravi danni agli acquedotti ne decretarono la chiusura.
All'inizio del Medioevo, a dispetto dell'epoca oscura, si avvio un ripristino delle strutture cadute in disgrazia ed un'opera di valorizzazione di sorgenti prima non utilizzate. Ne vennero inoltre scoperte di nuove e per la prima volta le acque iniziarono ad assumere vero e proprio valore terapeutico e non solo per un generico raggiungimento del benessere psico-fisico.