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Ozmo dipinge Aosta: murales per il 2050° anniversario della fondazione

Aosta si trasforma in una galleria d'arte a cielo aperto per celebrare un traguardo storico straordinario. In occasione del 2050° anniversario della fondazione della città, il contesto urbano del capoluogo valdostano diventa teatro di un'operazione artistica di grande profilo firmata da Ozmo, pseudonimo di Gionata Gesi (Pontedera, PI, 1975), pioniere della street art italiana e artista riconosciuto a livello internazionale.

L'iniziativa, promossa e sostenuta dal Comune di Aosta, si inserisce nel ricco palinsesto di eventi di AOSTAE 2025, organizzato per celebrare questo anniversario millenario che collega la città contemporanea alle sue radici romane più profonde.

UN PROGETTO ARTISTICO UNICO NEL PANORAMA ITALIANO

Per la prima volta in Italia, un progetto di arte urbana è stato affidato a un unico artista con la missione di creare un itinerario di murales che dialogano organicamente con il patrimonio identitario di Aosta. L'operazione di Ozmo non si configura come una serie di interventi isolati, ma come una regia diffusa che invita lo spettatore a ricomporre i frammenti in un racconto unitario.

L'artista ha ideato una serie di opere murali capaci di tradurre in linguaggio contemporaneo la complessità storica, geografica e culturale della città, che saranno ospitate sulle pareti di alcuni edifici particolarmente significativi all'interno del tessuto cittadino aostano. Ogni parete è pensata in una sorta di proiezione maieutica, che non introduce un messaggio esterno ma fa emergere ciò che già esiste in forma latente nel paesaggio urbano e nella comunità che lo abita.

IL PRIMO MURALE: GIANO BIFRONTE ALLA SCUOLA PEZZOLI

Da martedì 2 settembre 2025, il primo murale è visibile sulla parete della Scuola Primaria "Giovanni Pezzoli" in via Parigi 137. L'opera riproduce la figura di Giano Bifronte, divinità tra le più antiche del culto pubblico romano, tradizionalmente rappresentata come un busto con due volti che osservano in direzioni opposte.

La scelta di questo soggetto non è casuale: l'edificio scolastico si affaccia direttamente sulla Strada Statale 26, che ripercorre il tracciato della Via delle Gallie romana, segnando un confine simbolico tra Aosta antica - con Porta Praetoria, il criptoportico e l'assetto urbano romano - e la città moderna che si sviluppa lungo nuovi assi e infrastrutture.

Il Giano di Ozmo volge lo sguardo verso la viabilità e verso il complesso scolastico, a significare quanto la figura mitologica non si presenti solo come nume della strada, ma anche come iniziatore e protettore del percorso formativo individuale. La divinità diventa così una figura di sintesi tra stratificazione urbana e formazione personale, tra infrastruttura antica e individuo in costante divenire.

OZMO FOR AOSTA

IL SECONDO INTERVENTO: LA STELE ANTROPOMORFA ALLA SCUOLA CERLOGNE

Il secondo murale sarà realizzato sul muro della Scuola Cerlogne, in corso Saint Martin de Corléans, nelle vicinanze di una delle più antiche testimonianze simbolico-spirituali d'Europa: l'area megalitica di Aosta che conserva la stele antropomorfa risalente al terzo millennio a.C., esposta in permanenza al MegaMuseo - Museo Archeologico Contemporaneo, che sorge proprio di fronte al complesso didattico.

Questa stele, reinterpretata da Ozmo con una veste che ricorda un personaggio dei fumetti, diventerà ponte tra le varie epoche, lasciando emergere echi di un passato remoto con trame capaci di connettere i bambini di oggi con le radici preistoriche della città. Un dialogo temporale che attraversa millenni per creare connessioni significative tra passato e presente.

OZMO: PIONIERE DELLA STREET ART ITALIANA

Gionata Gesi, in arte Ozmo, rappresenta una delle figure più autorevoli del panorama italiano della street art. Pioniere di questo movimento artistico in Italia, ha sviluppato nel corso degli anni un linguaggio visivo riconoscibile che coniuga tecnica raffinata e capacità narrativa, diventando punto di riferimento per le nuove generazioni di artisti urbani.

La sua arte si caratterizza per la capacità di tradurre tematiche complesse in immagini immediate e coinvolgenti, utilizzando il linguaggio della strada per raccontare storie che parlano alla sensibilità contemporanea. L'approccio di Ozmo alla street art va oltre la semplice decorazione urbana per configurarsi come vera e propria narrazione visiva che dialoga con i luoghi e con le comunità che li abitano.

UN ITINERARIO ARTISTICO IN ESPANSIONE

Il progetto, inizialmente limitato a due pareti, si svilupperà in un futuro prossimo in altri spazi della città, creando un vero e proprio itinerario artistico che attraversa Aosta toccando i suoi luoghi più significativi. I murales dialogano con tre macrotemi fondamentali che definiscono l'identità aostana: il paesaggio alpino (natura), la memoria di epoca preistorica (passato), la condizione di frontiera (identità).

Come spiega lo stesso Ozmo: "Questo progetto murale si sviluppa in alcuni luoghi distinti della città, che corrispondono a soglie simboliche che riportano a macrotemi come la natura, l'origine e la storia della città e la sua identità". Un approccio che trasforma l'arte urbana in strumento di riflessione collettiva sull'identità territoriale.

LA VISIONE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Samuele Tedesco, assessore alla cultura e alle politiche giovanili del Comune di Aosta, sottolinea il significato profondo dell'iniziativa: "Nell'anno delle celebrazioni per i 2050 anni della nostra città, Aosta si specchia svelando un suo volto antico e nuovo, trasformando muri in portali nei quali ci immergiamo scoprendo storie che parlano di noi".

L'assessore evidenzia come "gli interventi di Ozmo, artista internazionale, ci dimostrano che Aosta in questi anni ha saputo rinnovarsi senza paura nei suoi linguaggi e nelle sue forme, senza nostalgia, ma con profondo coraggio. Il Giano, Dio dei Passaggi, diventa dunque un monito per ribadire che le soglie non servono per restare fermi, ma per andare oltre e proseguire nel cammino, nella scoperta di nuove visioni".

SOGLIE SIMBOLICHE E MACROTEMI IDENTITARI

Il progetto di Ozmo si articola intorno al concetto di "soglie simboliche" che attraversano la città e che corrispondono ai tre macrotemi fondamentali dell'identità aostana. Il paesaggio alpino rappresenta la dimensione naturale che ha sempre caratterizzato il territorio valdostano, mentre la memoria preistorica richiama le radici più antiche della presenza umana in questa valle.

La condizione di frontiera, infine, definisce l'identità peculiare di Aosta come crocevia tra culture e tradizioni diverse, città di confine che ha sempre saputo mediare tra influenze italiane, francesi e svizzere. Questi temi si materializzano nei murales attraverso figure simboliche che parlano un linguaggio contemporaneo pur attingendo a un patrimonio iconografico millenario.

ARTE URBANA E PATRIMONIO STORICO

L'operazione artistica di Ozmo rappresenta un esempio innovativo di come l'arte urbana possa dialogare rispettosamente con il patrimonio storico senza snaturarlo ma anzi valorizzandolo attraverso nuove chiavi di lettura. I murales non si sovrappongono alla storia della città ma la reinterpretano, creando ponti tra epoche diverse e rendendo accessibile a tutti un patrimonio culturale complesso.

Questa metodologia dimostra come la street art possa evolversi da forma di espressione spontanea e spesso trasgressiva a strumento di valorizzazione culturale istituzionalmente riconosciuto e sostenuto. Un'evoluzione che riflette la maturità raggiunta da questo movimento artistico e la sua capacità di contribuire alla costruzione dell'identità urbana contemporanea.

AOSTAE 2025: UN ANNIVERSARIO STRAORDINARIO

Il 2050° anniversario della fondazione di Aosta rappresenta un traguardo storico di straordinaria importanza che poche città al mondo possono vantare. Fondata dai Romani nel 25 a.C. come Augusta Praetoria Salassorum, Aosta ha attraversato oltre due millenni di storia mantenendo viva la propria identità e adattandosi continuamente ai cambiamenti dei tempi.

Il palinsesto di AOSTAE 2025 celebra questa continuità storica attraverso eventi e iniziative che collegano passato e presente, dimostrando come una città possa onorare le proprie radici proiettandosi verso il futuro. L'intervento di Ozmo si inserisce perfettamente in questa filosofia, utilizzando il linguaggio artistico contemporaneo per raccontare una storia millenaria.

LA SCUOLA COME SIMBOLO DI CONTINUITÀ

La scelta di realizzare i primi due murales su edifici scolastici non è casuale ma riflette una precisa volontà simbolica. La scuola rappresenta il luogo dove si forma il futuro della comunità, dove le nuove generazioni entrano in contatto con il patrimonio culturale ereditato dal passato e lo rielaborano secondo le sensibilità contemporanee.

Collocare le opere di Ozmo su questi edifici significa investire sulla formazione di una coscienza culturale che sappia apprezzare tanto la tradizione quanto l'innovazione, preparando i giovani aostani a essere custodi consapevoli del proprio patrimonio identitario.

UN MODELLO REPLICABILE

L'esperienza di "Ozmo for Aosta" potrebbe diventare un modello replicabile per altre città italiane che vogliano valorizzare il proprio patrimonio storico attraverso l'arte contemporanea. L'approccio metodologico sviluppato per questo progetto - che coniuga ricerca storica, sensibilità artistica e partecipazione comunitaria - offre spunti interessanti per future iniziative analoghe.

La collaborazione tra amministrazione pubblica, artista e comunità locale dimostra come sia possibile creare progetti culturali di qualità che rispondono tanto alle esigenze di valorizzazione del patrimonio quanto al desiderio di rinnovamento espressivo delle nuove generazioni.

ARTE PUBBLICA E IDENTITÀ TERRITORIALE

I murales di Ozmo trasformano lo spazio pubblico in luogo di riflessione collettiva sull'identità territoriale, dimostrando come l'arte possa contribuire alla costruzione del senso di appartenenza comunitario. Le opere non si limitano a decorare le pareti ma creano narrazioni visive che aiutano gli abitanti a riconoscersi nei luoghi che abitano.

Questo approccio all'arte pubblica va oltre la semplice abbellimento urbano per configurarsi come strumento di educazione diffusa e di consolidamento dei legami sociali. Un'arte che non si chiude nei musei ma vive nella quotidianità dei cittadini, accompagnandoli nei loro percorsi urbani e arricchendo la loro esperienza dello spazio urbano.

PROSPETTIVE FUTURE

Il progetto "Ozmo for Aosta" rappresenta solo l'inizio di un percorso che si amplierà nei prossimi mesi e anni, coinvolgendo altri spazi urbani e sviluppando ulteriormente i temi identitari della città. L'itinerario artistico in costruzione promette di trasformare Aosta in un vero e proprio museo diffuso dove arte contemporanea e patrimonio storico dialogano armoniosamente.

L'iniziativa potrebbe ispirare altri progetti simili e contribuire a definire nuovi standard per l'arte pubblica in contesti storici, dimostrando come sia possibile innovare nel rispetto della tradizione e valorizzare il patrimonio attraverso linguaggi contemporanei.

UN ANNIVERSARIO CHE GUARDA AL FUTURO

I murales di Ozmo trasformano la celebrazione del 2050° anniversario di Aosta da semplice commemorazione del passato in riflessione sul futuro della città. Le opere invitano gli abitanti e i visitatori a immaginare come questa comunità millenaria possa continuare a evolversi mantenendo viva la propria identità.

Un approccio che dimostra la maturità di una città capace di guardare al proprio passato senza nostalgia ma con la consapevolezza che la tradizione autentica si rinnova continuamente, adattandosi ai tempi senza perdere la propria essenza. Aosta si conferma così città di frontiera non solo geograficamente ma anche culturalmente, capace di mediare tra conservazione e innovazione in un equilibrio sempre dinamico.

Ultima modificaMercoledì, 10 Settembre 2025 23:00
  • Data inizio: Martedì, 02 Settembre 2025
  • Evento a pagamento:
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