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La Grande Brera: il programma 2025-2026

La Grande Brera si prepara a inaugurare una stagione espositiva di straordinaria ricchezza, con un programma che da settembre 2025 alle soglie dell'estate 2026 unirà in un unico progetto le diverse anime che compongono l'istituzione milanese. Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e Biblioteca Nazionale Braidense presentano un palinsesto variegato capace di soddisfare le curiosità di un pubblico eterogeneo, collegando con un ideale filo rosso l'arte antica a quella contemporanea, passando per i linguaggi del digitale e le esposizioni bibliografiche.

"Si sta per inaugurare una nuova stagione espositiva - dichiara Angelo Crespi, Direttore Generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense - in cui la Grande Brera si presenta come un hub culturale, con proposte di straordinario valore e qualità. La Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e la Biblioteca Nazionale Braidense sono anime diverse che compongono il complesso della Grande Brera, un luogo unico destinato ad accogliere mostre e iniziative, pensate per soddisfare le curiosità di un pubblico il più possibile eterogeneo".

Il direttore sottolinea come "lo studio del palinsesto di esposizioni che si terranno tra la fine del 2025 e il primo semestre del 2026 va nella direzione di approfondire temi e argomenti che collegano con un ideale filo rosso l'arte antica a quella contemporanea passando per i linguaggi del digitale e le esposizioni bibliografiche".

PINACOTECA DI BRERA: LA PRIMA MOSTRA SU GIOVANNI AGOSTINO DA LODI

Dal 14 maggio al 30 agosto 2026, la Pinacoteca di Brera ospiterà la prima mostra mai dedicata a Giovanni Agostino da Lodi, uno degli artisti più originali attivi in Italia nei decenni a cavallo del 1500. L'esposizione, curata da Maria Cristina Passoni e Cristina Quattrini, vanta un prestigioso comitato scientifico composto da Alessandro Ballarin, Francesco Frangi, Mauro Natale, Maria Cristina Passoni, Cristina Quattrini, Edoardo Rossetti e Marco Tanzi.

La vicenda di questo autore, misteriosa per la scarsità di dati biografici, si svolse tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, in un quadro di fitte relazioni artistiche fra Milano e Venezia. È un percorso che si ricostruisce soprattutto per via stilistica, attraverso i confronti con i grandi maestri che Giovanni Agostino poté osservare rielaborandone le influenze in modo assolutamente personale.

La mostra permetterà di apprezzare le opere di Giovanni Agostino da Lodi nel contesto dei suoi illustri contemporanei: Bramantino e Leonardo sul versante milanese, Alvise Vivarini, Giovanni Bellini, Boccaccio Boccaccino, Giorgione e Albrecht Dürer su quello veneziano. In esposizione saranno presenti varie opere di questi maestri con prestiti dall'Italia e dall'estero, offrendo un quadro completo delle influenze artistiche che caratterizzarono questo periodo straordinario dell'arte italiana.

PALAZZO CITTERIO: TRA RETROSPETTIVE E INSTALLAZIONI CONTEMPORANEE

La stagione espositiva di Palazzo Citterio si apre con una grande retrospettiva dedicata a Bice Lazzari (Venezia, 1900 - Roma, 1981), un'artista che ha attraversato tutto il Novecento, lasciando un segno profondo e inconfondibile grazie al suo linguaggio unico, solitario e autentico.

Dal 16 ottobre 2025 al 7 gennaio 2026, l'esposizione curata da Renato Miracco, in stretta collaborazione con l'Archivio Bice Lazzari di Roma e la GNAMC - Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, presenterà oltre 110 opere provenienti da musei, istituzioni e collezioni italiane e straniere. Tra i prestigiosi prestatori figurano la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia, The Phillips Collection di Washington D.C., il Salomon R. Guggenheim Museum di New York e il National Museum Women in the Arts a Washington D.C.

La retrospettiva ripercorrerà l'intera carriera dell'artista veneziana, da quelle di Arte applicata degli anni Trenta e Quaranta, a quelle che appartengono all'ultimo periodo caratterizzato da un rigoroso minimalismo, passando lungo tutte le fasi della sua evoluzione creativa: dall'arte murale alla decorazione per la motonave Raffaello, dai disegni di stoffe commissionatele da Gio Ponti alle acquisizioni della Galleria Nazionale di Roma con Palma Bucarelli.

GIOVANNI FRANGI: NOBU AT ELBA REDUX TORNA A MILANO

Dal 30 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, la Sala Stirling in Palazzo Citterio accoglie per la prima volta a Milano "Nobu at Elba Redux", la monumentale installazione creata da Giovanni Frangi. L'iniziativa, curata da Giovanni Agosti, consente al pubblico di apprezzare nuovamente l'opera, a vent'anni di distanza dalla sua prima esposizione a Villa Panza a Varese, luogo per la quale era stata concepita.

"Nobu at Elba Redux" è costituita da quattro grandi tele dipinte (complessivamente di quaranta metri) e da venti sculture in gommapiuma bruciata, illuminate a intervalli regolari di 15 minuti, con l'intenzione di fornire un'emozione simile a quella che si prova di notte vicino a un corso d'acqua, in un ambiente disabitato.

L'appuntamento milanese si avvale di un nuovo allestimento a cura di Francesco Librizzi, che ha lavorato con l'intento di conservare l'esperienza originaria dell'installazione e, allo stesso tempo, di rafforzarne il legame speciale con la Sala Stirling.

GIOVANNI GASTEL: UNA CARRIERA TRA MODA E FOTOGRAFIA

Dal 30 gennaio al 26 luglio 2026, un'esposizione celebrerà il lavoro di Giovanni Gastel (Milano, 1955-2021), con un percorso che copre l'intera sua carriera: dalle prime copertine per le riviste di moda agli still life, dagli shooting fotografici fino alle campagne pubblicitarie che l'hanno decretato tra i più importanti fotografi al mondo. La mostra non mancherà di sottolineare le sue sfaccettature, la complessità, lo stile e le sue idee particolari, restituendo un ritratto completo di uno dei maestri della fotografia contemporanea.

WILLIAM KENTRIDGE E MIMMO PALADINO: MAESTRI DELL'ARTE INTERNAZIONALE

Nell'ambito della mostra "Metafisica & Metafisiche", progetto diffuso curato da Vincenzo Trione che tra febbraio e luglio 2026 coinvolgerà Palazzo Reale, Museo del Novecento e Brera, in collaborazione con Electa, Palazzo Citterio accoglierà un'opera dell'artista sudafricano William Kentridge (Johannesburg, 1955), con la quale rende omaggio a uno dei fondatori del movimento, Giorgio Morandi.

Dopo la personale di Palazzo Reale del 2011, Mimmo Paladino (Paduli, BN, 1948) tornerà in un'istituzione pubblica milanese con un progetto dedicato a uno dei suoi capolavori, i celebri "Dormienti". Per questo ritorno a Milano, città in cui vive parte dell'anno dalla fine dei Settanta, Paladino interverrà con quest'opera monumentale nella Sala Stirling di Palazzo Citterio, esponendo tra maggio e luglio 2026 la serie completa dei "Dormienti", composta da trenta corpi, insieme alle numerose sculture raffiguranti i coccodrilli. La mostra sarà curata da Lorenzo Madaro.

IL LEDWALL DI PALAZZO CITTERIO: ARTE DIGITALE E NUOVE TECNOLOGIE

Dal 18 settembre 2025 all'11 gennaio 2026, il grande ledwall al piano terra di Palazzo Citterio accoglie il nuovo capitolo del programma sviluppato dalla Pinacoteca di Brera insieme al Museo Nazionale dell'Arte Digitale (MNAD), dedicato a indagare il rapporto tra patrimonio e nuove tecnologie.

Protagonista sarà Quayola che presenta "Strata #1", un'installazione video recentemente acquisita nella collezione del MNAD, che reinterpreta la volta della Chiesa del Gesù a Roma attraverso variazioni algoritmiche. L'opera trasforma i codici cromatici e geometrici del barocco romano che si dissolvono in configurazioni astratte, rivelando una nuova estetica non-umana. In questa continua metamorfosi, il patrimonio storico diventa materia viva per esplorare la tensione tra memoria e futuro, figurazione e astrazione.

Il ledwall si offre come superficie di traduzione: da un lato la tradizione, dall'altro le possibilità infinite aperte dalla computazione. Si tratta di attraversare il passato con nuovi strumenti, come se lo sguardo digitale fosse in grado di svelarne ulteriori strati, invisibili all'occhio umano.

Da gennaio ad aprile 2026, il ledwall di Palazzo Citterio ospiterà "Vanishing Trees" di Debora Hirsch. Il progetto, curato da Clelia Patella e realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale dell'Arte digitale, è un'installazione site-specific che intreccia arte digitale, scienza e memoria. L'opera reinterpreta, attraverso tecnologie generative, le immagini di tre alberi in via di estinzione custoditi dall'Orto Botanico di Brera e classificati dalla IUCN, trasformandoli in icone silenziose di resistenza.

In dialogo con la Biblioteca Braidense, l'Orto Botanico di Brera e il New York Botanical Garden, Debora Hirsch traduce le sue ricerche di archivi storici in una narrazione visiva che riflette sulla perdita di biodiversità come crisi della memoria collettiva.

Alice Zanin

IL TEMPIETTO: CANDY EATERS DI ALICE ZANIN

Il Tempietto, collocato nella corte di Palazzo Citterio, architettura di forma circolare progettata da Mario Cucinella Architects che funge da punto di raccordo tra l'esterno e i vari ambienti della Grande Brera, ospiterà da novembre 2025 a febbraio 2026 "Candy Eaters", un'installazione site-specific di Alice Zanin, curata da Andrea Dusio.

L'intervento trasforma il padiglione aperto in una visionaria voliera che accoglie alcuni esemplari, ricostruiti in cartapesta, di Spatole Rosate, una specie di uccelli la cui livrea è data dal colore del cibo che ingeriscono. Il titolo dell'opera gioca sull'idea che questi artefatti abbiano assunto la loro colorazione dopo aver ingerito caramelle rosa, mentre in realtà è la natura ad aver prodotto, senza artifici e interventi di fantasia, la sua sorprendente bellezza.

"Candy Eaters" intende essere un'evocazione della meraviglia della biodiversità, e veicolare così il tema della difesa della natura e dell'ambiente, intrecciato a quello dell'economia circolare, richiamato dalla struttura del Tempietto.

BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE: GIOIELLI, CULTURA CINESE E GRANDI INTELLETTUALI

La stagione della Biblioteca Nazionale Braidense si aprirà con l'esposizione "Costume Jewelry, The collection of Patrizia Sandretto Re Rebaudengo", in programma dal 10 ottobre al 5 novembre 2025. La mostra presenta un'ampia selezione di gioielli non preziosi dagli anni Trenta fino a oggi, provenienti dalla collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

In mostra, collane, orecchini variopinti, spille eccentriche e bracciali originali raccontano un fenomeno che, da semplice alternativa al gioiello autentico, si è affermato come vero e proprio linguaggio creativo. Ad accompagnare la mostra, l'uscita dell'omonimo volume edito da TASCHEN, con i testi di Carol Woolton e Maria Luisa Frisa e una campagna fotografica firmata Luciano Romano. Il libro racconta quasi 600 tra i più importanti bijoux d'autore realizzati dagli anni Trenta ad oggi.

EDOARDA MASI E LA CINA: UNA SINOLOGA DA RISCOPRIRE

Dal 13 novembre 2025 all'11 gennaio 2026, la sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense ospiterà la mostra "Edoarda Masi e la Cina. Pensiero, letteratura e traduzione". L'esposizione, curata da Bettina Mottura, Simona Gallo e Marina Zetti, è realizzata in collaborazione tra la Pinacoteca di Brera e l'Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni.

La mostra si propone di condividere per la prima volta con il pubblico la ricca esperienza di studio, di lettura e di traduzione della Cina della sinologa Edoarda Masi, bibliotecaria della Braidense dal 1961 al 1973, attraverso il confronto diretto con il suo inestimabile lascito custodito proprio in Biblioteca Braidense, composto da oltre 2000 volumi.

La rassegna, suddivisa in tre sezioni - pensiero, letteratura, traduzione - ruota attorno al focus della dimensione letteraria della Cina conosciuta e restituita ai lettori italiani, offrendo uno sguardo inedito su una figura fondamentale per la comprensione della cultura cinese in Italia.

PASOLINI E MISHIMA: UN DIALOGO A DISTANZA

Dal 29 gennaio al 28 marzo 2026, a cinquant'anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini e a cent'anni dalla nascita dello scrittore giapponese Yukio Mishima, la Biblioteca Braidense proporrà un progetto espositivo curato da Marco Minuz, mai realizzato prima, che accosta queste due inafferrabili figure del panorama culturale internazionale del secolo scorso, per leggere vicinanze intellettuali e comuni percorsi.

Un'iniziativa che promette di essere particolarmente stimolante, mettendo in dialogo due personalità apparentemente distanti ma accomunate da una visione radicale dell'arte e della vita, entrambe tragicamente scomparse in circostanze drammatiche e divenute icone della cultura del Novecento.

UMBERTO ECO: OMAGGIO A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA

Dal 7 aprile al 6 giugno 2026, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa, una mostra renderà omaggio a Umberto Eco, realizzata in collaborazione con la Fondazione Umberto Eco. Un'occasione per ripercorrere la straordinaria carriera intellettuale di uno dei più grandi pensatori italiani del Novecento, dalle sue ricerche semiotiche ai romanzi che l'hanno reso famoso in tutto il mondo, dalla sua attività di saggista al suo ruolo di divulgatore culturale.

UN HUB CULTURALE PER MILANO

La programmazione della Grande Brera per la stagione 2025-2026 si presenta come un percorso articolato e multidisciplinare che conferma la vocazione dell'istituzione milanese come hub culturale di riferimento nazionale e internazionale. Dalle retrospettive dedicate ai grandi maestri del passato alle sperimentazioni con l'arte digitale, dalle riscoperte di figure dimenticate della cultura italiana agli omaggi ai grandi intellettuali del Novecento, il programma espositivo offre al pubblico milanese e ai visitatori da tutto il mondo un'esperienza culturale di straordinaria ricchezza e varietà.

Ogni sede - Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e Biblioteca Nazionale Braidense - mantiene la propria identità specifica contribuendo però a un progetto unitario che fa della Grande Brera un punto di riferimento imprescindibile per chi vuole comprendere i dialoghi tra passato e presente, tra tradizione e innovazione, tra cultura italiana e internazionale.

La stagione 2025-2026 della Grande Brera si configura quindi come un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono vivere Milano come città della cultura, scoprendo o riscoprendo capolavori dell'arte e del pensiero attraverso un percorso espositivo di altissima qualità che conferma la leadership dell'istituzione milanese nel panorama museale italiano ed europeo.

Ultima modificaMartedì, 09 Settembre 2025 18:11
  • Data inizio: Lunedì, 01 Settembre 2025
  • Data fine: Lunedì, 31 Agosto 2026
  • Evento a pagamento:
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