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Alice Zanin trasforma il Tempietto in voliera con "Candy Eaters"

Il Tempietto di Palazzo Citterio si trasforma in una visionaria voliera che celebra la meraviglia della biodiversità. Da novembre 2025 a febbraio 2026, l'architettura circolare progettata da Mario Cucinella Architects ospita "Candy Eaters", installazione site-specific di Alice Zanin curata da Andrea Dusio che trasforma lo spazio in un omaggio poetico alla natura e alla sua sorprendente bellezza.

IL TEMPIETTO: PUNTO DI RACCORDO TRA ARTE E NATURA

Il Tempietto, collocato nella corte di Palazzo Citterio, rappresenta un elemento architettonico di grande suggestione che funge da punto di raccordo tra l'esterno e i vari ambienti della Grande Brera. La sua forma circolare e la sua posizione strategica lo rendono il luogo ideale per un'installazione che celebra il dialogo tra arte e scienze naturali, in perfetta sintonia con la vocazione interdisciplinare del complesso che comprende anche l'Orto Botanico e l'Osservatorio Astronomico.

L'intervento di Alice Zanin trasforma questo padiglione aperto in una sorta di capriccio settecentesco immaginato in un giardino milanese, creando un ponte poetico tra tradizione artistica e sensibilità contemporanea per le tematiche ambientali.

SPATOLE ROSATE: QUANDO LA NATURA SUPERA LA FANTASIA

L'installazione accoglie alcuni esemplari di Spatole Rosate ricostruiti in cartapesta, specie di uccelli la cui livrea è determinata dal colore del cibo che ingeriscono. Il titolo "Candy Eaters" gioca ironicamente sull'idea che questi artefatti abbiano assunto la loro colorazione rosa dopo aver ingerito caramelle, mentre in realtà è la natura stessa ad aver prodotto, senza artifici e interventi di fantasia, questa sorprendente bellezza.

Questo gioco concettuale sottolinea uno dei temi centrali dell'opera: la capacità della natura di superare qualsiasi immaginazione umana, creando forme e colori che sembrano frutto di fantasia ma che sono invece il risultato di processi evolutivi millenari. Le Spatole Rosate diventano così simbolo di una biodiversità che non smette mai di stupire e che merita di essere protetta e celebrata.

ALICE ZANIN: MAESTRA DELLA CARTAPESTA CONTEMPORANEA

Alice Zanin (Piacenza, 1987) ha sviluppato un linguaggio artistico unico basato sulla tecnica della cartapesta, che ha scelto di esplorare sistematicamente a partire dagli inizi del 2012. Autodidatta di formazione, l'artista ha fatto della leggerezza della carta il fulcro della sua poetica, utilizzando il papier-mâché per creare sculture svincolate dall'idea tradizionale di solidità, al punto da riuscire a farle fluttuare nell'aria.

La scelta di questo materiale non è casuale ma profondamente coerente con la sua visione artistica: la cartapesta permette di dare forma a creature che sembrano sospese tra realtà e immaginazione, tra presenza fisica e leggerezza onirica. Questo approccio si rivela particolarmente adatto per rappresentare il mondo animale, che costituisce il soggetto privilegiato della sua ricerca.

UNA POETICA DELL'INCONGRUENZA E DELL'IRONIA

Il lavoro di Alice Zanin si caratterizza per la costruzione di un dialogo tra opere e oggetti basato sul registro dell'incongruenza o dell'associazione di idee. Le sue installazioni spesso conducono a un travisamento della convenzionale destinazione d'uso degli oggetti, ottenendo tra questi e il soggetto animale una relazione oscillante tra il reciproco imbarazzo e una galante ironia.

Questa poetica dell'incongruenza si rivela particolarmente efficace nel creare opere che sorprendono e divertono, invitando il visitatore a guardare la realtà con occhi diversi e a scoprire connessioni inaspettate tra elementi apparentemente estranei. "Candy Eaters" rappresenta un esempio perfetto di questo approccio, dove l'ironia del titolo non toglie nulla alla serietà del messaggio ambientale.

EVOLUZIONE ARTISTICA: DAL BIDIMENSIONALE AL BRONZO

Attualmente Alice Zanin, pur rimanendo legata al papier-mâché come materiale d'elezione, ha ampliato la sua ricerca artistica riprendendo la sperimentazione sulle opere bidimensionali e arricchendo la sua produzione con sculture in bronzo. Questa evoluzione testimonia la maturità di un'artista che non si accontenta di ripetere formule consolidate ma continua a sperimentare e a esplorare nuove possibilità espressive.

L'introduzione del bronzo nelle sue opere rappresenta un interessante contrappunto alla leggerezza della cartapesta, creando un dialogo tra materiali che amplifica le possibilità narrative e simboliche della sua arte. Questa versatilità tecnica permette all'artista di adattare il medium al messaggio, scegliendo di volta in volta il materiale più adatto a esprimere le sue visioni.

BIODIVERSITÀ E ECONOMIA CIRCOLARE

"Candy Eaters" intende essere un'evocazione della meraviglia della biodiversità, veicolando al tempo stesso il tema della difesa della natura e dell'ambiente. L'installazione si intreccia anche con il tema dell'economia circolare, richiamato dalla struttura stessa del Tempietto con la sua forma circolare che simboleggia i cicli naturali e la sostenibilità.

Questa connessione tra forma architettonica e messaggio ambientale non è casuale ma rivela la capacità dell'artista di leggere lo spazio espositivo come parte integrante dell'opera, trasformando l'architettura di Mario Cucinella in elemento narrativo del proprio discorso artistico.

LA CURATELA DI ANDREA DUSIO

La curatela di Andrea Dusio garantisce un approccio critico che valorizza tanto gli aspetti estetici quanto quelli concettuali dell'installazione. Il suo lavoro permette di contestualizzare l'opera di Zanin nel panorama dell'arte contemporanea italiana e di evidenziarne le connessioni con le tematiche ambientali più urgenti del nostro tempo.

La scelta di ospitare l'installazione nel Tempietto sottolinea la volontà di creare un dialogo tra arte contemporanea e architettura, trasformando lo spazio in un laboratorio di sperimentazione dove forme diverse di creatività si incontrano e si arricchiscono reciprocamente.

UN CAPRICCIO SETTECENTESCO NEL XXI SECOLO

L'installazione evoca l'atmosfera di un capriccio settecentesco, genere pittorico che combinava elementi reali e fantastici in composizioni idealizzate. Come i capricci del passato, "Candy Eaters" crea un mondo parallelo dove la realtà si mescola alla fantasia, dove uccelli di cartapesta popolano una voliera architettonica in un giardino urbano.

Questa connessione con la tradizione artistica del passato non rappresenta nostalgia ma piuttosto una reinterpretazione contemporanea di modi di vedere e rappresentare il rapporto tra uomo e natura. L'artista attinge alla memoria culturale per creare linguaggi nuovi capaci di parlare alle sensibilità attuali.

LA GRANDE BRERA COME LUOGO DI SINTESI

L'installazione si inserisce perfettamente nella vocazione della Grande Brera come luogo in cui convive una comunione di arte e scienze naturali. La presenza dell'Orto Botanico e dell'Osservatorio Astronomico crea un contesto ideale per un'opera che celebra la biodiversità e riflette sul rapporto tra conoscenza scientifica e rappresentazione artistica.

Questa "ideale fusione della conoscenza" rappresenta uno degli aspetti più affascinanti del progetto della Grande Brera, che si propone come modello di istituzione culturale capace di abbattere le barriere tra discipline diverse e di promuovere una visione olistica del sapere.

LEGGEREZZA E PROFONDITÀ: IL PARADOSSO DELLA CARTAPESTA

La scelta della cartapesta come materiale principale rivela un paradosso affascinante: utilizzare un materiale apparentemente fragile e leggero per veicolare messaggi di grande profondità e urgenza. Questo contrasto tra leggerezza fisica e peso concettuale caratterizza tutto il lavoro di Alice Zanin e si rivela particolarmente efficace in "Candy Eaters".

La leggerezza della cartapesta permette alle Spatole Rosate di sembrare veramente sospese nell'aria, creando un effetto di sospensione temporale che invita alla contemplazione e alla riflessione. Un materiale umile che si trasforma in veicolo di messaggi complessi sulla bellezza e la fragilità della natura.

INSTALLAZIONE SITE-SPECIFIC E DIALOGO CON LO SPAZIO

"Candy Eaters" è concepita specificamente per il Tempietto di Palazzo Citterio, dimostrando la capacità dell'artista di leggere e interpretare gli spazi espositivi. L'installazione non si limita a occupare l'architettura ma la trasforma, creando un nuovo ambiente che è al tempo stesso voliera, giardino e spazio di riflessione.

Questo approccio site-specific testimonia la maturità progettuale di Alice Zanin e la sua capacità di creare opere che dialogano attivamente con il contesto, trasformando ogni installazione in un evento unico e irripetibile.

SENSIBILIZZAZIONE ATTRAVERSO LA BELLEZZA

L'opera dimostra come la sensibilizzazione ambientale possa passare attraverso la bellezza e l'ironia piuttosto che attraverso messaggi diretti e didascalici. Le Spatole Rosate di cartapesta catturano l'attenzione per la loro grazia e la loro presenza poetica, invitando poi a riflettere sui temi più profondi della conservazione e della biodiversità.

Questo approccio indiretto si rivela spesso più efficace della comunicazione diretta, perché coinvolge emotivamente il visitatore prima ancora che razionalmente, creando un legame affettivo che può tradursi in maggiore consapevolezza e responsabilità ambientale.

PALAZZO CITTERIO E LA SPERIMENTAZIONE CONTEMPORANEA

L'ospitalità offerta da Palazzo Citterio all'installazione di Alice Zanin conferma la vocazione di questo spazio come laboratorio per la sperimentazione artistica contemporanea. La disponibilità di spazi diversificati, dal ledwall al Tempietto, permette di ospitare opere che richiedono condizioni espositive specifiche.

La programmazione di Palazzo Citterio dimostra un'attenzione particolare verso quelle forme d'arte che utilizzano linguaggi innovativi per affrontare tematiche di rilevanza sociale e ambientale, confermando il ruolo dell'istituzione come ponte tra ricerca artistica e sensibilità contemporanee.

Alice Zanin

INFORMAZIONI PRATICHE

L'installazione "Alice Zanin. Candy Eaters" sarà visitabile da novembre 2025 a febbraio 2026 presso il Tempietto di Palazzo Citterio (via Brera 12, Milano) con i seguenti orari: da giovedì a domenica dalle 14.00 alle 19.00. Fino a dicembre 2025, ogni primo sabato del mese l'orario sarà esteso dalle 10.00 alle 19.00.

Il costo del biglietto per la visita di Palazzo Citterio è di 12 euro (intero) e 8 euro (ridotto).

UN INVITO ALLA MERAVIGLIA

"Candy Eaters" rappresenta un invito alla meraviglia e alla riflessione, un'opera che celebra la bellezza della natura mentre sensibilizza sulla necessità di proteggerla. L'installazione di Alice Zanin dimostra come l'arte possa essere al tempo stesso leggera e profonda, ironica e seria, locale e universale, offrendo al pubblico milanese un'esperienza estetica che arricchisce la comprensione del rapporto tra uomo e ambiente naturale.

Ultima modificaMercoledì, 10 Settembre 2025 22:48
  • Data inizio: Sabato, 01 Novembre 2025
  • Data fine: Sabato, 28 Febbraio 2026
  • Evento a pagamento:

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