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Mimmo Paladino torna a Milano con i "Dormienti" alla Sala Stirling

Milano si prepara ad accogliere nuovamente uno dei maestri dell'arte italiana contemporanea. Tra maggio e luglio 2026, la Sala Stirling di Palazzo Citterio ospiterà Mimmo Paladino (Paduli, BN, 1948) con un progetto dedicato a uno dei suoi capolavori più celebri e iconici: i "Dormienti". Dopo la personale di Palazzo Reale del 2011, l'artista campano torna in un'istituzione pubblica milanese con un'installazione monumentale che promette di trasformare lo spazio espositivo in un paesaggio di contemplazione e riflessione.

La mostra, curata da Lorenzo Madaro, rappresenta un ritorno particolarmente significativo per Paladino a Milano, città in cui vive parte dell'anno a partire dalla fine degli anni Settanta e che ha rappresentato un crocevia fondamentale per la sua carriera artistica. L'artista interverrà nella suggestiva Sala Stirling con la serie completa dei "Dormienti", composta da trenta corpi scultorei, insieme alle numerose sculture raffiguranti i coccodrilli che costituiscono parte integrante dell'installazione.

UN PAESAGGIO DI SOSTE E MEDITAZIONI

La Sala Stirling si trasformerà in un enorme paesaggio di soste e meditazioni, ma anche di silenzi e spazi sonori intensi, fortemente in dialogo con l'energia interna dell'architettura che ospita la grande opera. L'installazione di Paladino non si limita a occupare lo spazio: lo reinterpreta, creando una dimensione temporale sospesa dove il visitatore è invitato a rallentare il proprio ritmo e ad entrare in sintonia con la dimensione contemplativa dell'opera.

I "Dormienti" rappresentano una delle realizzazioni più significative dell'arte italiana contemporanea, capaci di coniugare la monumentalità della scultura classica con la sensibilità estetica contemporanea. Le trenta figure, disposte nello spazio espositivo secondo un progetto accuratamente studiato, creano un percorso di visita che è al tempo stesso fisico e mentale, guidando il visitatore attraverso un'esperienza immersiva di grande intensità emotiva.

LA GENESI DEI DORMIENTI: DALLA FINE DEGLI ANNI NOVANTA

Concepiti alla fine degli anni Novanta, i "Dormienti" sono stati esposti in numerosi contesti nazionali e internazionali, confermando la loro capacità di dialogare con spazi e culture diverse. La prima importante presentazione internazionale avvenne nel 1999 alla Roundhouse di Londra, in occasione di una mostra realizzata in collaborazione con il musicista, compositore e produttore Brian Eno.

Questa collaborazione con Brian Eno rappresenta un esempio emblematico dell'attitudine di Paladino al dialogo con le altre discipline artistiche e nel confronto serrato con esse. L'incontro tra le sculture silenziose dei "Dormienti" e le composizioni ambient di Eno ha creato un'esperienza multisensoriale che ha arricchito la comprensione dell'opera, dimostrando come l'arte di Paladino sia capace di trascendere i confini tradizionali della scultura per aprirsi a linguaggi interdisciplinari.

IL RAPPORTO CON MILANO: UNA STORIA LUNGA QUARANT'ANNI

Il ritorno di Mimmo Paladino a Milano assume un significato particolare considerando il rapporto profondo che lega l'artista alla città meneghina. Trasferitosi nel capoluogo lombardo alla fine degli anni Settanta, Paladino ha trovato a Milano un ambiente culturale stimolante che ha contribuito alla formazione della sua poetica artistica matura.

Milano rappresenta per Paladino non solo un luogo di residenza ma un vero e proprio laboratorio creativo, dove l'artista ha potuto sperimentare e sviluppare il suo linguaggio scultoreo in dialogo con le dinamiche culturali di una città in continua trasformazione. La scelta di presentare i "Dormienti" proprio a Milano sottolinea questo legame speciale e offre alla città l'opportunità di riappropriarsi di uno dei suoi figli artistici adottivi più illustri.

LA SALA STIRLING: ARCHITETTURA E ARTE IN DIALOGO

La scelta della Sala Stirling come sede dell'installazione non è casuale. Questo spazio, caratterizzato da un'architettura contemporanea di grande personalità, offre le condizioni ideali per accogliere un'opera della complessità e dell'ambizione dei "Dormienti". Il volume cubico in cemento a vista, con il pilastro centrale e la scala monumentale, crea un ambiente che dialoga intensamente con le sculture di Paladino.

L'energia interna dell'architettura della Sala Stirling si fonde con la forza espressiva dei "Dormienti", creando una sinergia che amplifica l'impatto emotivo dell'installazione. Lo spazio non è più semplice contenitore ma diventa parte integrante dell'opera, contribuendo a definire l'atmosfera di contemplazione e raccoglimento che caratterizza l'esperienza dei "Dormienti".

I COCCODRILLI: PRESENZE ENIGMATICHE

Accanto ai trenta "Dormienti", l'installazione comprende le numerose sculture raffiguranti coccodrilli, presenze enigmatiche che arricchiscono la complessità simbolica dell'opera. Questi animali primordiali, con la loro immobilità apparente e la loro carica di energia latente, stabiliscono un dialogo silenzioso con le figure umane dei dormienti.

I coccodrilli di Paladino non sono semplici elementi decorativi ma portatori di significati profondi legati al rapporto tra natura e cultura, tra istinto e ragione, tra veglia e sonno. La loro presenza nell'installazione aggiunge una dimensione narrativa che invita il visitatore a riflettere sui grandi temi esistenziali che attraversano l'opera dell'artista campano.

LA CURATELA DI LORENZO MADARO

La mostra è curata da Lorenzo Madaro, studioso che ha dedicato particolare attenzione all'opera di Paladino e alle sue implicazioni culturali. La curatela di Madaro garantisce un approccio scientifico rigoroso che valorizza tanto gli aspetti estetici quanto quelli concettuali dell'installazione.

Il progetto espositivo è stato sviluppato in stretto dialogo tra il museo, l'artista e il suo archivio con sede proprio a Milano, assicurando la massima fedeltà alle intenzioni creative di Paladino e la migliore comprensione critica dell'opera. Questa collaborazione testimonia l'attenzione che le istituzioni milanesi dedicano alla ricerca artistica contemporanea e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

IL CATALOGO: UNA PRIMA RICOGNIZIONE COMPLETA

La mostra sarà accompagnata da un catalogo che rappresenta un contributo importante agli studi su Paladino. Per la prima volta, il volume ripercorrerà la storia espositiva, critica e bibliografica dei "Dormienti", offrendo agli studiosi e agli appassionati uno strumento di ricerca di grande valore.

Il catalogo documenterà le diverse presentazioni dell'opera nel corso degli anni, analizzando le variazioni interpretative e le evoluzioni dell'allestimento. Particolare attenzione sarà dedicata alle collaborazioni interdisciplinari, come quella con Brian Eno, che hanno arricchito la comprensione dell'opera e ne hanno ampliato le possibilità di fruizione.

MIMMO PALADINO: UNA CARRIERA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Nato a Paduli, in provincia di Benevento, nel 1948, Mimmo Paladino è uno dei protagonisti della Transavanguardia italiana, movimento artistico che ha ridefinito il panorama dell'arte italiana negli anni Ottanta. La sua opera si caratterizza per la capacità di coniugare la tradizione artistica mediterranea con le istanze dell'arte contemporanea, creando un linguaggio personale e immediatamente riconoscibile.

I "Dormienti" rappresentano una delle realizzazioni più mature di questa poetica, dove la monumentalità della scultura classica si fonde con la sensibilità contemporanea per dare vita a un'opera che parla un linguaggio universale. Le figure sdraiate di Paladino evocano il sonno come dimensione primordiale dell'esistenza, momento di sospensione tra vita e morte, tra coscienza e inconscio.

L'ARTE COME ESPERIENZA MULTISENSORIALE

L'installazione dei "Dormienti" trasforma la visita in un'esperienza multisensoriale che coinvolge tutti i sensi del visitatore. I silenzi e gli spazi sonori di cui parla il comunicato della mostra non sono metafore ma elementi concreti dell'esperienza estetica proposta da Paladino.

Il ritmo lento imposto dalle sculture, la loro disposizione nello spazio, la materialità delle superfici creano un ambiente che invita alla contemplazione e alla riflessione. Il visitatore non è semplice osservatore ma partecipa attivamente all'opera attraverso il proprio movimento nello spazio e la propria presenza fisica.

TRADIZIONE SCULTOREA E CONTEMPORANEITÀ

I "Dormienti" si inseriscono nella grande tradizione della scultura italiana, dialogando con capolavori del passato come i giacenti delle tombe rinascimentali o le figure addormentate della scultura barocca. Tuttavia, Paladino riesce a rinnovare questa tradizione attraverso un linguaggio formale contemporaneo che mantiene intatta la forza espressiva dell'antico.

Questa capacità di sintesi tra passato e presente rappresenta una delle caratteristiche più apprezzate dell'arte di Paladino, artista capace di attingere alla tradizione senza cadere nell'imitazione, di innovare senza perdere il legame con le radici culturali del Mediterraneo.

IL DIALOGO INTERDISCIPLINARE

Come testimonia la collaborazione con Brian Eno, l'arte di Paladino si caratterizza per l'apertura al dialogo con altre discipline artistiche. Questa attitudine interdisciplinare arricchisce la comprensione delle sue opere e ne amplia le possibilità interpretative.

La musica, in particolare, sembra avere un rapporto privilegiato con i "Dormienti", opere che nascono da un ritmo interno, da una cadenza temporale che ricorda le composizioni musicali. Il silenzio delle sculture non è assenza di suono ma presenza di un ritmo diverso, più lento e profondo.

PALAZZO CITTERIO E L'ARTE CONTEMPORANEA

L'ospitalità offerta da Palazzo Citterio ai "Dormienti" conferma la vocazione di questo spazio come luogo privilegiato per l'arte contemporanea italiana. La programmazione della Grande Brera dimostra un'attenzione particolare verso gli artisti che hanno saputo rinnovare il linguaggio artistico italiano mantenendo vivo il dialogo con la tradizione.

La Sala Stirling, in particolare, si propone come ambiente ideale per installazioni di grande formato che richiedono un confronto diretto con lo spazio architettonico. Le caratteristiche brutaliste della sala non intimidiscono gli artisti ma li stimolano a trovare soluzioni creative che valorizzino tanto l'opera quanto l'architettura.

UN APPUNTAMENTO CON LA GRANDE SCULTURA ITALIANA

L'installazione dei "Dormienti" rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono confrontarsi con una delle realizzazioni più significative della scultura italiana contemporanea. L'opera di Paladino offre un'esperienza estetica di grande intensità che coniuga la riflessione intellettuale con l'emozione immediata.

La presenza simultanea delle trenta figure e dei coccodrilli crea un ambiente di grande suggestione che invita il visitatore a rallentare i propri ritmi e ad entrare in sintonia con la dimensione contemplativa dell'arte. Un'occasione rara per sperimentare il potere trasformativo dell'arte contemporanea italiana.

Paladino

INFORMAZIONI PRATICHE

La mostra "Mimmo Paladino. Dormienti" sarà visitabile tra maggio e luglio 2026 presso la Sala Stirling di Palazzo Citterio (via Brera 12, Milano) con i seguenti orari: da giovedì a domenica dalle 14.00 alle 19.00. Fino a dicembre 2025, ogni primo sabato del mese l'orario sarà esteso dalle 10.00 alle 19.00.

Il costo del biglietto per la sola visita di Palazzo Citterio è di 12 euro (intero) e 8 euro (ridotto).

Un'occasione unica per immergersi nell'universo poetico di uno dei maestri dell'arte italiana contemporanea e per vivere un'esperienza estetica che trasforma la visita al museo in un momento di autentica contemplazione artistica.

Ultima modificaMercoledì, 10 Settembre 2025 05:14
  • Data inizio: Venerdì, 01 Maggio 2026
  • Data fine: Venerdì, 31 Luglio 2026
  • Evento a pagamento:

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